CIRCA NOVANTA CASI SCHEDATI SONO PRONTI A COMPORRE IL ROMANZO TRAUMATICO DELLE IMMAGINI. PRIMI PASSI DELLA RICERCA CHE ACCOMPAGNERÀ IL PROGETTO DEI “TABLEUX PARLANTS”
Il “tavolo da lavoro” è il protagonista dimenticato dei processi creativi. Semplice comparsa, si eclissa dietro lo sfavillio del genio. Dalla sua superficie s’irradia però una strana energia. Un alone lo trascende. Lungi dal ridursi alla porzione di spazio che occupa, racchiude un intero orizzonte di ricerca.
I Crazy Wall, indiscussi protagonisti dei film polizieschi, sono i muri sui quali i detective sviluppano le loro indagini. Su tali superfici si ammassano mappe, piantine, schemi, foto di luoghi e persone, post-it, articoli di giornale. Il detective aggiunge di continuo strati significanti, evidenziando, scrivendo, marcando con il pennarello, stabilendo connessioni con l’aiuto di fili colorati. Attaccati al muro solo per comodità, questi sistemi eterogenei non offrono una rappresentazione della realtà, non sono una finestra aperta sul mondo. Sono piuttosto il “tavolo operatorio” sul quale la macchina di ricerca si muove come un branco di segugi nella boscaglia.
Il Crazy Wall è anche un personaggio concettuale: la figura nella quale un particolare stile di ricerca si cristallizza riverberando l’appello a farsi esercizio concreto. Il tavolo del detective è pazzo perché rompe gli steccati disciplinari, rifiuta gli schemi prestabiliti. Si riempie così di una molteplicità eterogenea di materiali, documenti, linguaggi, prospettive. L’indagine si muove nel bazar che essa stessa sviluppandosi produce, e che come un banco di montaggio rende possibili inediti assemblaggi, capaci di elettrizzare il pensiero e intensificare la ricerca. L’indagine stessa è pazza, poiché investe la follia di quella funzione di “motore di ricerca” e di “servizio pubblico” riconosciuta dai surrealisti: riaprendo il gioco delle connessioni cosmico-storiche, i suoi messaggi clandestini consentono di mettersi sulle tracce del legame sociale lacerato o perduto, per disegnare le cartografie degli incontri possibili.